6 Dicembre 2012

Guest-post – Ebbene sì, amo l’America: Las Vegas

Camilla - Zelda was a writer

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Buon giovedì a Tutti!
Sono tanto tanto felice di condividere una serie di post-viaggio in America.
Ho conosciuto Cinzia, la protagonista di questa delizia on the road, grazie a instagram (la trovate qui) e ho seguito con piacere tutte le foto di questa bellissima avventura. In pratica ho viaggiato con lei e suo marito :D
Da lì a chiederle di condividere impressioni e foto su Zelda è stato un attimo. Giusto il tempo di farla tornare a casa :)
Con il tempo ho imparato a conoscere Cinzia e, se trovate che si tratti di una persona divertente e colorata – io ne sono certa – potete continuare a seguirla sul suo blog.
Bacibellissimi e grazie alla mia guest blogger!
xoxo
ps: grazie a tutti gli amorevoli messaggi sullo stato della mia schiena… va tutto benino, è solo che ogni tanto (si veda Libro) tiro un po’ troppo la corda… mannaggia a me!

Ebbene sì, amo l’America.

Ne sono una fan sfegatata, una groupie quasi. Idealmente, preferirei essere impegnata, intellettuale e fare viaggi in posti tipo la Lituania, invece ho una passione per l’America.
Mi deve essere nata da piccola con le prime immagini del Muppet Show, consolidandosi in ore di drammi adolescenziali alla Dawson’s Creek e cementandosi definitivamente, in tempi colpevolmente recenti, con i dialoghi di Gilmore Girls. A questo si aggiungano le suggestioni musicali, l’amore per la letteratura e la folle dipendenza dalla lingua inglese… beh, insomma amo l’America. E ci vado appena posso.

Quest’anno, per la prima volta, io e mio marito abbiamo deciso di fare un road trip perché, insomma, non si può dire di amare gli Stati Uniti e non aver mai guidato ore nel nulla di certe sue lunghissime strade.
Prima meta: Las Vegas.
Dove io arrivo con la puzza sotto il naso dell’europea che “beh, Parigi e Venezia io le ho viste DAVVERO” e dove invece mi diverto come una pazza a scoprire la follia assoluta di un posto totalmente finto, ma specchio assolutamente vero di una parte consistente d’America.Per conoscere gli americani, dimenticate New York: è a Vegas che dovete andare!
Non c’è americano medio che non abbia festeggiato lì un addio al celibato, un matrimonio, un ritrovo tra amici o qualsiasi altro evento. E lì li trovi tutti: famiglie obese con enormi bibite gassate in mano, cowboy con la divisa d’ordinanza, wasp confinati negli alberghi più lussuosi e anziani con l’ossigeno che stazionano davanti alle slot machine già alle cinque del mattino.
Per me, non c’è specchio più vero di questa nazione.Rì Rà Irish Pub at Mandalay Bay: una delle cose più divertenti di Las Vegas è pensare, quando si sceglie un ristorante o si decide cosa si vuol fare, “dove facciamo finta di andare oggi?”. Facciamo finta di andare a Venezia, New York, sul Lago di Como, a Parigi, in un castello delle fiabe oppure al circo?La nostra prima sera a Las Vegas avevamo voglia di andare in Irlanda e abbiamo scelto questo pub, costruito interamente in Irlanda e spedito poi negli Stati Uniti (amo la follia di questo posto).Entri in un albergo enorme, superi la reception, attraversi la tradizionale shopping gallery e, tra un negozio e l’altro, trovi il Rì Rà. Entri e bam, sei in Irlanda.
Musica tradizionale, calcio alla TV, gente rumorosa e birra a fiumi.
Il locale era pienissimo e abbiamo cenato seduti al bar, con enormi hamburger (le porzioni erano rigorosamente americane) e ottima birra locale: sì, eravamo al pub irlandese e abbiamo bevuto birra prodotta in Nevada…del resto, a Las Vegas tutto è concesso, no?

Paris Eiffel Tower at the Paris: l’ultima sera in questa pazza città avevamo voglia di far finta di andare a Parigi, quindi siamo entrati in un albergo e per magia ci siamo trovati catapultati nelle viuzze della capitale francese, sotto un cielo azzurro così verosimile da farti quasi pensare di essere all’aperto e sbucando poi ai piedi della finta Tour Eiffel, dove io ho voluto fortissimamente salire: se si accetta di giocare, bisogna farlo fino in fondo!
Probabilmente più costosa della vera Tour Eiffel, la torre finta vale comunque la pena (solo di notte, però) perché quando si arriva in alto ci si trova circondati da un mare di luci e ci si può stupire ancora volta di quell’incredibile luna park che è Vegas!

Buona giornata a tutti e grazie!
Alla prossima tappa del nostro viaggio in America
Cinzia

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