4 Febbraio 2013

Self-portrait tips (o qualcosa di simile)

Camilla - Zelda was a writer

Photos TIPS

self-portrait tips

… self-portrait tips, avete letto bene! :D

Buongiorno miei cari, buon lunedì a tutti!
Da qualche mese ricevo via mail domande di varia natura, principalmente legate alla cura del blog e alla fotografia.
Questo genere di mail mi onora moltissimo ma spesso – devo confessarlo – mi getta nel panico più totale perché molto di quello che faccio qui non l’ho imparato a scuola o a un corso specifico. Di solito capita che io abbia in mente un’idea e che, cocciuta come sono, la voglia realizzare a tutti i costi, anche se i mezzi a disposizione sono pochi o latenti.

Oggi voglio tentare l’impresa di rispondervi… potrebbe rivelarsi un totale insuccesso, ma vale la pena di tentare!
Una delle cose più frequenti che mi viene chiesta è come io faccia i miei autoritratti. E qui, per fortuna, cado in piedi: sono preparata!
Da tempi lontanissimi, adoro l’autoritratto. Mi piace la traccia di ricordo che lascia negli anni successivi, è un modo per raccontare un periodo della propria vita e allo stesso per scoprire qualcosa in più di sé. Si potrebbe dire che l’autoritratto funzioni come il suono del tuo nome sussurrato dalla tua stessa voce.
Ecco qui una veloce rassegna di alcune foto scattate tra il 2009 e il 2010:

self-portrait camilla - zelda was a writerMa ora veniamo a noi!
Come fare un autoritratto entusiasmante? Ecco una manciata di consigli a vostro uso e consumo!

self-portrait tips

1. Abituatevi a guardare la vita attraverso l’obiettivo.
Il più grande errore che si possa fare è credere che l’obiettivo si comporti come il nostro occhio. Il suo raggio d’azione è limitato e l’inquadratura richiede un approccio consapevole, attento, pronto a catturare e a regalare un punto di vista personale.
Un consiglio per esercitare la vista fotografica?
Fotografate senza macchina. Guardate le cose del quotidiano come fossero composizioni di linee ed equilibri, inscrivetele in un’inquadratura ideale. Vi posso assicurare che un viaggio in treno o una lunga permanenza in metropolitana sanno regalare fotografie meravigliose!

2. Seguite il vostro mood del momento.
Fotografarsi è un modo per raccontarsi ma anche per scoprirsi. Non c’è niente di meglio che ritornare a guardare le proprie foto e ricordare i sentimenti del periodo in cui sono state scattate, individuare le differenze, riconoscere lo sguardo.
Ci sono molti progetti dedicati al potere salvifico del self-portrait e, senza ambire a tanto, vi consiglio di provare, per fermare un abbraccio con un amico, un momento di solitudine, un sorriso con vostro figlio e una buffa posa con un gatto o un pesciolino (ok, con il pesciolino è difficile!).

3. Guardatevi attorno, considerate ciò che vi sta vicino.
Se è vero che l’obiettivo ha una sua modalità di visione, la vita (non tutta, ma buona parte) entra prepotentemente nell’inquadratura. Evitate di includere nel vostro scatto fili del computer, cestini zeppi di carta o spazi disordinati.
Evitateli se non vi interessa includerli, fateli rientrare se, al contrario, raccontano il vostro momento.
Come sempre accade non ci sono regole nell’espressione di sé, tutto vale se ha un senso!
Se volete un consiglio, iniziate ad allenare l’occhio con scatti molto semplici e poi, una volta raggiunta una certa dimestichezza, scatenatevi!
self-portrait tips4. Giocate. Siate fantasiosi e creativi.
Non lasciatevi inibire dall’obiettivo, cercatevi, esibitevi. Attraverso dettagli, momenti felici e piccole manie che vi caratterizzano. Con le macchine, soprattutto quelle piene zeppe di opzioni e bottoni, ci sembra che siano loro a decidere per noi. Errore grandissimo! Siamo noi che decidiamo, loro – semplicemente – ci supportano.

5. Sfruttate i riflessi.
Cercate le prospettive più inedite, giocate con la luce. Cercatevi nel riflesso di una lampada di design, nella caffettiera che borbotta o nel micro-specchietto che tenete  in borsa.
Cercatevi ovunque. Vi renderete conto che siete piccole figure nel mondo, che c’è qualcosa più grande di voi ma che, a ben guardare, voi ne siete partecipanti attivi. Una sorta di egocentrismo parco e consapevole ;)

6. Riguardate le vostre foto.
Abituate ad analizzare le foto fatte, cercate i difetti e i pregi, fatevi ispirare. Non cercate di essere belli, cercate di essere voi.
Fate lo stesso con le foto altrui. Onoratele condividendole tra i vostri amici e citandone sempre la fonte.self-portrait tips

Piccole specifiche tecniche:
Non è vero che si fotografa bene solo con grandi macchinoni. Certo, con loro la vita è più facile (il mio attuale sogno è questo… ma ci vorranno mesi, mesi e mesi!), ma se siete spinti da una passione vera potrete realizzare ottimi risultati anche senza. Alcune delle foto a cui sono più legata sono state scattate con delle vere macchinette di cartone!
– Non ho ancora un treppiede. Di solito, se ne ho bisogno, chiedo a Clelia il suo Manfrotto. I migliori, a mio personalissimo avviso.
– Quando comprerò il mio agognato treppiede, aggiungerò anche un’altra diavoleria: il telecomando infrarossi. Piccolo, economico e di grande grandissima utilità.

Mi raccomando:
settate la macchina in Manuale (M), se siete capaci, o in Program (P), se non siete esperti (farà tutto la macchina per voi).
Io posiziono la macchina su una superficie piana e sicura (pavimento, sedia, letto, …) e poi controllo il raggio d’azione che mi regala (azionando SOLO PER QUESTE OCCASIONI l’opzione Live View). Sistemo i settaggi della macchina (cercando di capire che effetto voglio raggiungere) e seleziono o l’autofocus o il fuoco centrale.
usate l’autoscatto multiplo, vi dà il tempo di posizionarvi nell’inquadratura e permette di scattare in serie (vi muovete e contate sulla legge dei grandi numeri: tanti scatti, qualche buon scatto).
– anche se è noioso/faticoso, controllate sempre i vostri scatti per capire se tutto procede bene o è da rifare.

Non sono una fotografa, ma mi diverto tantissimo a fotografare la vita, mi sembra che sia un’ulteriore occasione – creativa e sempre nuova – per descriverla!!!

Questi i miei consigli, spero vi siano utili. Perdonate la verbosità.
Che dite, devo continuare?
Buon lunedì!
xoxo

35 pensieri su “Self-portrait tips (o qualcosa di simile)

  1. Fioly

    Ci sono persone brave a scrivere, altre a fotografare, altre a sbizzarrire la propria creatività. tu le riassumi tutte e pure di più.
    complimenti e grazie, per questi post pieni di suggestioni!

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  2. Joe

    A fab post with super tips and insights !!!
    As always ..your beautiful handwriting skills make for a great read!!!
    Complimenti again sweets!!! ;)

    kisses
    <Joe

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  3. raffaella

    io adoro le tue foto!!!!! le definirei poetiche…anche quelle buffe (o puffe!?!?!) :)
    quindi ben vengano i tips se mi aiuteranno a farle almeno la metà (della metà!) belle così!!!! iee iee!
    ciao

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  4. Chiari

    …io ho il telecomandino (prezo su Amazon) e devo ancora provare ad usarlo… sarà che ho una brutta bruttissima cera e di farmi i self proprio non me la sento XD

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  5. Grazie per questo post, io non ti ho mai scritto ma ho sempre avuto le stesse curiosità e ammirato le tue foto di autoritratti, quindi un post che risponde spontaneamente a un tuo pensiero merita un doppio grazie! :)
    Il post migliore del lunedì, ne sono già sicura.
    Un sorriso riflesso moltiplicato enne volte ;)

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  6. essepi

    A pennello:
    ho passato la domenica pomeriggio esplorando il mio quartiere – porta Venezia – con la macchina in mano (da pochissimo ho deciso di “dare una forma” alla mia passione, e mi sono iscritta ad un bellissimo corso!).

    Lacrimoni per il vento freddo, ma tante, tante scoperte…Tante sorprese.
    Come non condividere la tua fotofilosofia? “Fotografate senza macchina. Guardate le cose del quotidiano come fossero composizioni di linee ed equilibri…”
    Proxima parada: treppiede e telecomando!

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  7. Bibi

    Bel post, molto utile sopratutto per una che vuole affrontare il self-portrait come terapia :)
    E’ da un po’ che ci giro intorno e non trovo mai il coraggio. Chissà che ora…

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  8. Adaj

    Da persona che sta dietro la macchina fotografica e contemporaneamente davanti, mi è piaciuto leggere il tuo post di oggi, ritrovarmi nei giochi di riflessi.
    Stavo tornando indietro nelle foto e ho trovato questa vecchissima foto e mi è sembrata un riassunto di alcuni punti (riflessi, specchi, piedi, righe). Insomma mi ha fatta ripensare al tuo posto e alle tue immagini e ho sorriso :)

    http://www.flickr.com/photos/giuliabertelli/4479928212/in/photostream

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    1. Zelda was a writer Autore articolo

      Cara Adaj,
      la foto che hai condiviso è semplicemente stupenda. Significante, piena, personale.
      COMPLIMENTI! Adesso studierò per benino il tuo flickr ;D
      Grazie per il tuo commento e benvenuta qui!
      Camilla

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  9. Nella mia soffitta...

    Cara Camilla,
    ti scrivo oggi il mio primo commento anche se ti seguo da tempo, sia qui che su Instagram. Perchè non l’ho fatto prima? Mah, forse per un vago senso di timidezza o forse per quel senso di ammirazione che in alcuni casi allunga le distanze.
    Ecco volevo solo dirti che ti ammiro. Ti ammiro per la tua energia, per la tua fantasia, per il tuo sguardo vigile ed attento (non solo al momento degli autoscatti! :-)). Ti ammiro per il tuo coraggio di metterti ogni giorno in discussione, di sfidarti, di intraprendere nuove vie, nuove strade, nuove esplorazioni del tuo essere e del tuo sarò. Ti ammiro per la tua intraprendenza, per la tua capacità di trovare il bello nelle piccole cose e di scacciare il brutto con le grandi gioie. Ti ammiro e ti ringrazio per quella scintilla di pazzia creativa che trasmetti e che rende ogni giorno un’avventura speciale da vivere.
    Detto ciò grazie anche per questo post… capita proprio oggi in cui ho scattato uno dei miei rari self-portrait! ;-)
    un abbraccio grande,
    Chiara

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