Buongiorno a tutti!
Vorrei ringraziare pubblicamente Ilaria Romano che, per il “bloc notes” di Ilaria (la sua rubrica su Zelda), torna con un bellissimo articolo. Ve ne accorgerete da soli: ha una penna speciale, questa giovane donna. Sembra che parli con il cuore, che lo faccia con tocchi delicati. Sono davvero felice di pubblicare questa sua avventura… Perché ci si renda conto della gravità della violenza a danni di molte, troppe donne; perché se ne continui a parlare, anche in contesti giocosi come questo.
Che sia un’ottima giornata per tutti voi!
xoxo
Maria è “una come tante, ma con tante possibilità”. Ha una vita felice che pian piano si tinge di grigio, finché il suo matrimonio finisce. Ma l’amore, si sa, è una risorsa rinnovabile, e Maria torna ad essere felice al fianco di una donna come lei, che la mattina ha lo stesso comico bisogno di correre in bagno a fare pipì, frigge buonissime ciambelle e adora parlare, ridere, andare al cinema, fare tante domande. L’ex marito di Maria non lo sopporta: lasciato, “cornuto” e frustrato dalla felicità della sua ex, si trasforma in stalker e poi la uccide.
Ci sono spettacoli a cui assisti con la pancia, perché raccontano storie accadute (anche) vicino a te. Ex moglie si innamora (da morire) di ex moglie, scritto da Betta Cianchini, andato in scena la settimana scorsa al teatro Lo Spazio di Roma con Francesca Romana Miceli Picardi diretta da Laura Jacobbi, per me è stato uno di quelli. Ho sorriso mentre Maria stendeva al sole i suoi ricordi più lieti attaccandoli a festoni di mollette colorate, ho riso per la sua ironia, mi sono emozionata insieme alla brava Francesca Romana (che, dopo un’ora di intensissimo one woman show, sugli applausi si è commossa). E ho rabbrividito quando, nella violenza verbale dell’ex marito stalker, ho riconosciuto quel mix truce di volgarità misogine e omofobe che più di una volta ho intercettato in certi sfoghi esternati per strada o strombazzati (anche da conoscenti, ahimè) sui social network.
Non sono stata la sola ad avere un déjà vu: “Tante donne dopo aver letto il plot mi hanno detto: ‘sembra la mia storia, speriamo che il finale sia diverso’”, mi racconta Betta Cianchini a fine spettacolo. Infatti, mentre è palese che i sentimenti prescindono da genere e sesso, nel paese dei 124 femminicidi l’anno (tanti sono stati, in Italia, nel 2012, e quasi l’80% è stato commesso da partner, ex o parenti delle vittime) essere donna è già difficile ed essere lesbica lo è ancora di più, ma scoprirsi omosessuale dopo un matrimonio etero è una “anomalia” che gli ex compagni faticano a digerire. Succede spesso: per tastare il polso al fenomeno basta una veloce ricerca su Google. “Gli uomini dicono: se lei mi tradisse con una donna non m’importerebbe. Però non è vero: l’idea di essere sostituiti da una donna li manda in crisi e può scatenare una violenza terribile, fino al crimine del femminicidio – conferma Betta Cianchini. – Non riguarda solo le donne omosessuali: riguarda tutta la società, e ho sentito il dovere di parlarne”.
Per scrivere Ex moglie si innamora (da morire ) di ex moglie – un testo-inchiesta, come altri suoi lavori su donne e maternità – l’autrice si è documentata studiando le storie delle donne uccise in Italia nell’ultimo anno. “Alcune di loro avevano una vita normale, alcune erano addirittura felici”: erano donne come tante, a cui è successo qualcosa che potrebbe succedere a noi. Per non dimenticarle e tenere alta l’attenzione sull’emergenza femminicidio, l’autrice si è impegnata a dar loro voce con 365 monologhi. Il progetto, ispirato al lavoro fotografico 365d (365 giorni da donna) di Marzia Messina, si chiama Bloccate questo spettacolo e non vede l’ora di finire: i monologhi saranno rappresentati finché nel nostro paese le donne continueranno a essere vittime di femminicidi, e “quando finalmente si concluderà il primo anno scevro da questa barbarie umana ed italica il format cesserà di esistere”.
Per salutarci, amici di Zelda, vi segnalo due cose che mi sembrano nello spirito di questo blog. La prima è una frase di Maria: “Abituarsi alla felicità è l’occupazione più sorprendente e difficile della vita”. La seconda ha a che vedere con la condivisione: tutti possiamo partecipare al finale di Ex moglie si innamora (da morire) di ex moglie inviando a chiesenzapaura@gmail.com dei video in cui diciamo no alla violenza di genere pronunciando le frasi “non in mio nome” e “non col mio silenzio assenso”: andranno a far parte di un unico filmato che sarà caricato su Youtube e proiettato alla fine degli spettacoli. Nella speranza che presto non ce ne sia più bisogno…
Ex moglie si innamora (da morire) di ex moglie, realizzato in collaborazione con Radio Rock e con il patrocinio di cooperativa sociale BeFree, Di’GayProject e Imma Battaglia, andrà in scena il 23 maggio al carcere romano di Rebibbia per le detenute che hanno ucciso i loro mariti, compagni o sfruttatori. Per conoscere le date delle altre rappresentazioni visitate la pagina Facebook dello spettacolo.
argomento purtroppo sempre (e troppo) attuale….leggevo l’ennesimo caso sulla cronaca locale, proprio 2 minuti fa….
grazie per questa segnalazione, grazie a Ilaria e alle splendide persone impegnate in queste iniziative!
Mi accodo a quanto detto da Raffaella. Vorrei dire che non ho parole ma le parole in questo caso vanno cacciate e con forza riguardo ai casi di violenza nei confronti delle donne e in riferimento agli attuali accadimenti che purtroppo rientrano nell’ambito della cronaca nera.
Mi ripropongo di condividere quanto scritto da Ilaria in modo da rendere il messaggio ancora piu’ chiaro, qualora qualcuno non l’abbia ancora recepito. Bellissimo contributo.
Un bascione
Questo post condiviso più del solito grazie Ilaria
Bellissima segnalazione su un tema tanto terribile quanto attuale.