Questo post è dedicato a Roberto Denti,
grande amante dei libri e fiero sostenitore del loro incontro con le nuove generazioni.
A lui il mio grazie. Sempre.
Walter Benjamin – sìsì, proprio lui – riteneva che i cieli stellati e le fiabe illustrassero un sotteso ma pulsante racconto atavico del mondo.
Walter, uno dei miei più grandi amori, ci ha preso in tutto: dalla riproducibilità di massa al citazionismo, ha espresso pensieri che sono rimasti e altrettanti che si sposano ancora divinamente con il profluvio di novità che il futuro da lui ipotizzato (il nostro presente) è stato in grado di produrre.
Pure sulle stelle e i cieli pare non aver sbagliato di una virgola, specie se considerate il fatto speciale che, nonostante tutte le brutture da fine incipiente, il nostro pazzo mondo continua a produrre cieli stellati mozzafiato e favole luminose, utili se non altro a sistemare l’impervio procedere del nostro cammino.
Sono grata alla letteratura per l’infanzia. E “grata” non è un termine minimamente vicino al senso di speranza e colore che è in grado di infondermi. Nelle notti buie, in quelle di pensieri ingombranti, nei momenti in cui leggere è un gesto civile, più che la ricerca di una storia, tuffarmi in un libro per ragazzi mi rimette in bolla, stimolando un meraviglioso senso di pace che contribuisce a pacificare il mio sonno.
C’è questo libro, Piccola Peg, di cui vi parlo oggi, mentre di altri due parlo qui, a casa delle Funky Mamas per l’appuntamento mensile di Ex Libris. In giornate come questa mi chiedo cosa ci possa essere di meglio, se non parlare senza posa di libri emozionanti.
Piccola Peg (Il Castoro) è la coraggiosa eroina di quella che si presenta come una nutrita serie di future avventure. Irruente e confusionaria, con un senso della giustizia da emulare e una grande fiducia nel potere della fantasia.
Divide la sua esistenza con persone buone ed edificanti (incluso il Sig. Acklethorpe, l’orsacchiotto azzimato trovato nelle soffitte della fattoria di nonno Mint), è un’amante cronica del colore e dei pattern (come non essere d’accordo!) e non teme di scagliarsi contro le ingiustizie, specie se queste arrivano a toccare i suoi affetti più cari.Il libro trabocca di bellezza: scritta e illustrata. Due grandi nomi della nostra scena italiana, Alessandro Gatti e Giulia Sagramola, fondono le loro rispettive genialità per un prodotto gustoso e pieno.
La leggiadria dei personaggi e delle situazioni non esclude mai il pericolo incombente dei disonesti, rimessi al loro posto sulle ultime righe dell’avventura (oddio, sto spoilerando?!), ma pur sempre presenti e tangibili. Come a dire: nella vita non tutto è ordinato e perbenino, ma proprio per questo conta agire ed esporsi, dire la propria ed evitare le ingiustizie.Piccola Peg è anche un grido d’allarme ecologista – pacato e del tutto in linea con le esigenze del suo lettore – sulla poca coscienza ambientale che caratterizza il vissuto di moltissimi di noi. Basterebbe davvero poco, ci fa pensare Peg, mentre procede con la sua macchinina chiamata Borbottosa, perché il mondo fosse un posto splendente e fantasioso.
Buonissima giornata a tutti!
xoxo
zelda sei un mito! tanti cuori per te!
anche io “sono grata” alla letteratura per l’infanzia… e sposo in pieno questo post! oltre a te, ovviamente… :P
Ciao Zelda, ti ho scoperta da poco… Mi piace come scrivi ed oggi in modo particolare sono d’accordissimo con te! I libri per l’infanzia sono dei piccoli tesori, spesso meglio di quelli dei grandi ;) Xo