17 Settembre 2013

4 regole per chi ama scrivere

Camilla - Zelda was a writer

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Buongiorno a tutti, miei cari!
L’articolo di ieri – dedicato alle sei lezioni americane di Italo Calvino – ha prodotto una serie insperata di mail, capaci di regalare colore e fantasia alla mia noiosissima casella di posta elettronica. Mi avete chiesto cosa fare per scrivere, quali corsi seguire, quali altri libri leggere.

Ora, posto che le vostre richieste mi onorano, devo specificare che anche io, come voi, sono in corsa lungo il bellissimo cammino di questa passione faticosa e irrinunciabile. Quindi, sebbene non possa insegnare pressoché nulla, ho pensato che aumenterò le occasioni di scoperta personale, insieme a quelle di condivisione e alle recensioni.

Inizio oggi, per rispondere alle domande sul “cosa fare”.
Ecco una lista di 4 regole irrinunciabili, stilate secondo il mio modestissimo parere. Come dicevo ieri, ci deve essere un desiderio atavico, una frizione costante delle budella, un sentimento di mancanza nostalgica per la vostra passione di parole e pagine e poi quattro semplici accorgimenti.
Niente di semplice. Niente però che non valga la soddisfazione di una pagina da riempire.
4 regole per chi ama scrivereAvete preso nota di questo compleanno, vero? Si tiene domani, lungo le sorprendenti e fitte trame del web!ti guardo nel cuore - festa di compleanno virtuale

Buona giornata a tutti (io ho mal di gola…)!
Camilla
Zelda was a writer

10 pensieri su “4 regole per chi ama scrivere

  1. Mammafelice

    Mi piace tutto. E soprattutto faccio mia la regola tre: scrivere tutti i giorni. Per imparare a scrivere, bisogna scrivere tanto, obbligarsi a scrivere, costringersi, legarsi alla sedia e non smettere ogni giorno.

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  2. Il Mezzo Mondo di Uescivà

    …e poi scrivere è anche una questione di sguardo, insomma si, guardati intorno, come ben dici tu, forse è la “regola” n°1 che ti appiccica addosso le parole da scrivere…
    e forse manca solo una piccola cosa, secondo me, stupirsi, anche lo stupore è un bell’allenamento alla scrittura, perché ti fa accorgere delle cose da scrivere e non solo…
    ti dedico qualche verso della Szymborska che mi piace tanto (Disattenzione, dalla raccolta Due punti):
    “Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
    Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
    senza stupirmi di niente.
    Ho svolto attività quotidiane,
    come se ciò fosse tutto il dovuto.”

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  3. Ben Apfel

    Se Simona Coppola non mi avesse segnalato questo blog chissà quando, chissà se, l’avrei trovato. Ma ci sono ed è bellissimo e la regola 3 è la più importante perché tendono tutti a sottovalutarla, un po’ per convenienza un po’ perché c’è tanto di quel fanatismo nei confronti del “talento” da far di tutto perché ammuffisca precocemente, che poi, se si fa grande, tocca tirarlo su davvero, e sai la fatica…!

    Ben

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  4. Ophelinha

    mi hai fatto pensare tanto alla poesia di Bukowski, So you want to be a writer.

    if it doesn’t come bursting out of you

    in spite of everything,

    don’t do it.

    unless it comes unasked out of your

    heart and your mind and your mouth

    and your gut,

    don’t do it.

    if you have to sit for hours

    staring at your computer screen

    or hunched over your

    typewriter

    searching for words,

    don’t do it.

    if you’re doing it for money or

    fame,

    don’t do it.

    if you’re doing it because you want

    women in your bed,

    don’t do it.

    if you have to sit there and

    rewrite it again and again,

    don’t do it.

    if it’s hard work just thinking about doing it,

    don’t do it.

    if you’re trying to write like somebody

    else,

    forget about it.

    if you have to wait for it to roar out of

    you,

    then wait patiently.

    if it never does roar out of you,

    do something else.

    if you first have to read it to your wife

    or your girlfriend or your boyfriend

    or your parents or to anybody at all,

    you’re not ready.

    don’t be like so many writers,

    don’t be like so many thousands of

    people who call themselves writers,

    don’t be dull and boring and

    pretentious, don’t be consumed with self-

    love.

    the libraries of the world have

    yawned themselves to

    sleep

    over your kind.

    don’t add to that.

    don’t do it.

    unless it comes out of

    your soul like a rocket,

    unless being still would

    drive you to madness or

    suicide or murder,

    don’t do it.

    unless the sun inside you is

    burning your gut,

    don’t do it.

    when it is truly time,

    and if you have been chosen,

    it will do it by

    itself and it will keep on doing it

    until you die or it dies in you.

    there is no other way.

    and there never was.

    baci camilla***

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  5. Fioly

    Bello, bello. Ispirazione e poesia, in questi tuoi post, dedicati a un argomento che amo tantissimo… E concordo : la scrittura è disciplina. Per migliorare non c’è altra strada :leggere e scrivere
    grazie!

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  6. leucosia

    volevo ringraziarti come sempre quando scrivi mi illumini la giornata…queste regole e Calvino poi! regole che in questo periodo vorrei applicarle diligentemente ma situazioni contrarie e avverse me lo impediscono e non immagini quanto ne soffro! magari quando si calmeranno le acque riuscirò a trovare il giusto equilibrio per riprendere la penna tra le dita!

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