Una decina di giorni fa sono andata a giocare a biliardo con un gruppo di amici speciali.
Ok, diciamo che ci sono andata per imparare.
Volevo regalare una novità al mio 2015 e il biliardo mi sembrava una buona idea. Come non pensare al biliardo, in effetti…
Diciamo anche che alla fine non ha giocato nessuno per davvero perché, è il caso di ammetterlo, il livello di preparazione della maggioranza dei partecipanti ha creato non poche difficoltà al gruppo.
Tieni la stecca sull’impugnatura – la mano non va bene – no Camilla, non ci sono le buche – sì, usa ancora il talco per le mani – no, il biliardo senza buche non è una versione più approssimativa di quello che le prevede – sì, le palle sono solo tre – no, il gessetto azzurro non va usato sempre…
Capite lo stress?
Insomma, abbiamo riso molto ma giocato molto poco. O, per meglio dire: abbiamo giocato per ridere molto.
Durante le nostre simpatiche evoluzioni, alcuni signori ci guardavano con curiosità e il ghigno del professionista sotto il baffo. Non ho mai pensato che si trattasse di una curiosità legata alla nostra supposta bravura ma neanche che fossimo in presenza di veri maestri del lancio e della traiettoria!
In pratica, quando ci siamo seduti a mangiare – ci trovavamo alla BELLISSIMA Osteria del Biliardo di Milano – mi sono ritrovata a guardarli senza possibilità di sostenere una qualunque conversazione con i miei amici. Erano bravissimi e io ero a dir poco ammaliata!
Insomma, questo gioco è zeppo di fascino e di strategie! – mi sono detta. E ho iniziato a ventilare l’idea di comprarmi un bel biliardo da incastrare tra bagno e ripostiglio, perché una cosa è certa: i migliori sono quelli che non smettono di allenarsi alla traiettoria perfetta! Quelli che perseverano, i diabolici.
Non si tratta di forza ma di acume.
Detto questo, in un momento di nessuno, ho deciso di stilare una lista semiseria delle 10 cose che ho imparato sul biliardo. Utile, no?
UNO – La mano che sta ferma sul tavolo e sostiene la stecca va posizionata in un modo strategico, una modo che faccia scivolare la stecca senza scaccolamenti di sorta.
DUE – Il biliardo all’italiana non ha le buche. Lo so, è terribile.
Io mi ero preparata alla serata con una frase – una sola – che facesse capire che qualche nozione, seppur minima, la sapevo anche io. Me l’aveva passata sottobanco la mia socia Clelia.
Quando arrivi chiedi se giocate all’italiana o all’americana – mi aveva consigliato.
Forse avrei dovuto chiederlo prima di vedere il tavolo da gioco, perché è lì la discriminante essenziale: con o senza buche. Ovviamente, mi sono appoggiata al tavolo e ho fatto la domanda. Ovviamente, nessuno mi ha risposto. Molto bene.
TRE – Nella catalogazione dei vari metodi di gioco, compaiono anche il biliardo russo e quello britannico ma vivo beatamente nell’ignoranza di sapere come si giochino. Non ditemi nulla, sono già confusa di mio.
QUATTRO – Se gridi striiiiiike! non stai giocando a biliardo.
Anche se nel biliardo ci sono i birilli.
CINQUE – Il biliardino non è un vezzeggiativo ma un sinonimo di calcio balilla, gioco che conta una serie assurda di nomi orribili per definirlo. Quindi, sì, siamo fuori argomento.
SEI – I pirulini che stanno in mezzo al tavolo verde si chiamano birilli. Quello rosso vale di più. Se ce ne sono tanti, è possibile che stiate giocando alla particolare variante goriziana, di cui ovviamente non so altro.
SETTE – Se pensate che ci siano tante palle da far volare qui e là, rimarrete delusissimi.
Sul tavolo si muovono solo tre palle: una bianca, una gialla (di una squadra) e una rossa (della squadra sfidante). Qualcuno potrà obiettare che in realtà ce ne sarebbe una quarta supplementare e una quinta. Io, a naso, mi fido di voi, quindi va bene.
OTTO – Il biliardo non è un gioco di forza ma di astuzia. Alcune volte, però, soprattutto per i dilettanti come me, di grandissima fortuna. Però, seriamente, questo gioco di traiettorie, di angoli e di scontri continua ad affascinarmi senza se e senza ma.
NOVE – Chiariamo il significato del verbo “Steccare”.
Steccare (1): colpire maldestramente la palla facendo slittare il puntale della stecca.
Steccare (2): prendere male una nota cantando o suonando.
(fonte: Treccan.it)
Sia nella variante (1) che nella (2), steccare è fare una grande figuraccia.
DIECI – Quando mangiate di fronte al biliardo e dei vecchi signori bravi – ma proprio bravi – stanno giocando in modo cruento, non date loro le spalle. Mai e poi mai!
Il mio amico Gianmarco ha perso un bronco per una feroce steccata di un signore molto bravo, a cui cadevano di continuo i pantaloni. Ovviamente, non c’è alcuna interconnessione tra il fatto che uno giochi bene a biliardo e che gli cadano di continuo i pantaloni.
Nella speranza di aver reso un servizio essenziale alla comunità, vi auguro una buona giornata!
Camilla
Zelda was a writer
Aaahahah!! Che ridere Camilla, grazie per aver condiviso! Mi ci rivedo un sacco nelle tue ’10 COSE…’: da mancina quale sono non ho ancora trovato la mano giusta…Quindi tu sei già ad un livello inarrivabile ;) Bravizzima!
Stefania!!! Grazie a te, per avere apprezzato le mie dieci verità plurime sul biliardo!!!
Un sorriso <3
Sempre più convinta che dovremmo fare un bel aperitivo con bookeaterclub qui sul lago da me:
garantita vista bellissima e anche biliardo in taverna! ;)
Quando passi per Roma ti ci porto io a giocare “con le buche”, ho un passato da semi-professionista ;-)
ma vero?!
#occhiacuore
Dipende da cosa giochi ci sono giochi che servono le buche altri giochi no