La scorsa settimana, in occasione della festa di fine estate de Il Sabato di Lambrate, mi sono imbattuta in un piccolo stand pieno zeppo di libri. Non ho resistito e mi ci sono tuffata.
I libri provenivano nientemeno che dal magico Spazio B**K di Milano… Potevo forse non approfittarne?
Ecco lì, il libro che mi sta cercando. In un mare di altri, lui tenta di farsi notare e ci riesce alla grande: mi spinge, non solo a comprarlo, ma a divorarlo appena arrivata a casa, tanto da farmi pensare che lui – La Prima volta che sono nata di Vincent Cuvellier e Charles Dutertre – sia uno dei miei libri dell’anno, quelli che io definisco “da comodino”.
La prima volta che sono nata è una bellissima corsa nelle prime volte della vita. Segue tutte le scoperte di una piccola grande donna e lo fa con una tale gioia vitale e un senso profondo della poesia da coinvolgere intimamente chiunque lo legga, donna o uomo, adulto o bambino che sia.
I suoi livelli di lettura sono tanti e di un’intelligenza emotiva così espansa da spingere il lettore a cercare nuove pagine di rinascita, da fargli passare in rassegna le sue, da spingerlo a sperare – e in fondo a credere – che la vita sia questo: un libro instancabile di prime volte, non sempre facili ma di certo utili.
Vorrei riuscire a infondervi tutto l’entusiasmo che questo piccolo rettangolo di carta, fitto fitto e colorato, è stato in grado di regalare alle mie ore.
Vorrei dirvi che mi ci sono trovata tutta, dai piedi ai capelli, io con il mio passato, io con le mie speranze per il futuro. Vorrei dirvi che vi ci troverete pure voi, che troverete quelle speranza bambina con cui avete affrontato i primi capitoli della vostra vita, che vi imbatterete in pagine d’amore infinito e totalizzante, come certi tramonti improvvisi che vi avvolgono in un abbraccio, come le sinfonie lontane che sbucano dall’angolo di una strada sconosciuta, come quei poetici dialoghi che vi trovate a fare con il cielo e con il mare.
Mi sono resa conto che questo libro è un dolcissimo manuale d’amore e a un tratto ho capito che non avrei potuto spiegarvelo con le parole.
In questo post, quindi, troverete tante foto tratte dal libro e un sentimento emozionato e ondeggiante, che si sprigionerà non appena avrete voglia e tempo di leggerlo. Un po’ come il suono delle conchiglie appoggiate all’orecchio o l’improvviso accendersi delle lucciole in un prato buio.
Che sia una buona giornata per tutti voi!
Camilla
Zelda was a writer
Solo a giudicare dalle tue foto sembra un libro meraviglioso…Forse ho qualcosa che non va, ma alla vista dell’ultima foto ho pianto. Mi è piombata addosso all’improvviso la sensazione che ho provato quando è nata la mia amatissima Bianca. La certezza che si era chiuso un cerchio, che non sarei mai più stata la stessa, che…che ero nata per la seconda volta ( e l’ho scoperto adesso).
Grazie!
grazie ❤️
You got me at hello, ma dopo aver visto l’ultima foto, non posso non regalare questo libro a mia figlia! Occhi a cuore! Francesca
Ordinato subito! Sono “nata per la seconda volta” da appena due mesi… e non vedo l’ora di sfogliarlo con lei, per respirare insieme tutto l’amore!! Grazie Camilla!
Bellissimo libro! A me l’ha portato a casa mia figlia dalla biblioteca scolastica in prima elementare. Toccante, delicato, prezioso. L’avevo segnalato anche io perché merita davvero.
Bellissimo il tuo anello a occhio. <3
Grazie Camilla! Lo ordino subito! Poi, nella penultima foto, Arianna è evidenziato: è un segno!
Cara Camilla, questo libro lo conosco bene. Lo abbiamo in biblioteca nella sezione NPL – Nati per leggere e puntualmente fa piangere chiuque lo sfogli perchè è troppo bello e pieno di passione! <3
Ciao Camilla, complimenti per il tuo blog così bello e d’ispirazione!! Mi ha colpito molto trovare tra i tuoi articoli questo libricino che ho scoperto l’anno scorso e che mi aveva tanto emozionata….:) Immagini e parole così tenere e poetiche sono difficili da trovare.
Un abbraccio,
Dalila
Grazie Dalila, sei la benvenuta! <3
Mille baci!
Arrivato oggi e divorato.
Una meraviglia per occhi e cuore.
Grazie Zeldina bella <3
santo cielo, m’è venuto da piangere.
E io sono vecchia, non piango più
E’ un libro meraviglioso che la mia bimba adora, e io forse più di lei.
Ma ce n’è uno che gli somiglia molto e che io trovo anche più poetico (sì, è possibile!) che si chiama “Un giorno” ed è illustrato da Peter Reynolds.