16 Maggio 2011

Gli inconvenienti del pensare compulsivo

Camilla - Zelda was a writer

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Dovevo capirlo già da sabato che sono giorni strani, questi.
Ero in metropolitana. Ho inserito il biglietto nell’obliteratrice e la maledetta, dopo aver sputato fuori il rettangolo di carta, ha sentenziato: BIGLIETTO TROPPO CORTO. Ma vi era mai capitato che una obliteratrice si mettesse a questionare sulle dimensioni del vostro biglietto?!? Risulta difficile anche a me credere che questa cosa sia davvero capitata… Per fortuna ho i testimoni.

Dovevo capirlo che questi sono giorni ad alto tasso di energia.
Li conosco benissimo. Li temo da sempre ma non riesco ad evitare di sbatterci contro… Di solito capita che io sia lì, tutta concentrata su quello che penso, faccio, vorrei scrivere, dire, escogitare. Capita che stra-parli, che svirgoli lungo il cammino e che le lampadine in casa si fulminino in rapida successione.
Questa volta è capito poco, in realtà.
Dunque. Ieri sono arrivata al seggio elettorale con in mano il libretto del lavoro, invece della tessera elettorale. Credo di averlo usato tre volte nella vita, il libretto del lavoro… Avessi dovuto cercarlo perché mi serviva non l’avrei mai e poi mai trovato! Invece ero lì, bella tronfia con il suddetto e una carta d’identità prossima alla scadenza… Ad un passo dal mio turno, mi sono resa conto dell’errore e, dopo un Oh cazzarola! sommesso, me ne sono andata a casa.
Tornata una seconda volta con la tessera giusta, ho sbagliato fila e mi sono trovata ad attendere con un profluvio di bambini vocianti ed eccitati,  parcheggiati dalle mamme votanti. Lo dicevo io che erano troppo bassi per votare…
La cosa più catastrofica è stata comunque la fusione del modem dell’adsl. Puff!! In un attimo, senza capire neanche come e perché. Senza internet e senza la benché minima idea di cosa fosse successo…
Ecco il perché della mia assenza di queste ore e della totale mancanza di un post degno di un lunedì mattina!

Recupererò entro la giornata, le cose da dirvi non mancano mai!
Intanto ecco qualche immagine delle ultime e preziosissime ore…


Ora però mi metto al lavoro, ah no!!! prima pago la telecom… non sia mai che con questo nuovo modem tutto cromato, io dimentichi di pagare la bolletta!!

Buona giornata!
xoxo

16 pensieri su “Gli inconvenienti del pensare compulsivo

  1. chiara i.

    Anche a me la macchinetta obliteratrice due settimane fa ha sputato ritrosa il biglietto: per via di una piega, a quanto pare. E siccome era un carnet da 10, usato solo una volta, un signore gentile dell’ATM me lo ha sostituito rimborsandomi la rimanenza. Pensa un po’, a volte, l’Atm.
    Ieri sono stata a votare, con la Tatù che è voluta entrare nel seggio con me per controllare se votavo uguale al papà… Mamma, qui, metti la croce qui, come ha fatto il papà…
    Tante belle cose, Zelda was a writer,… and Camilla will be it soon.

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    1. Zelda was a writer Autore articolo

      Ho messo lo smalto nero e mangiato pesto con due ipotesi di gnocco di patate. Che giorni strani!! Energia a fette e tentativi, sorrisi, colore. Senti, Chiara IMaiuscolaPuntata, io DEVO conoscere la Tatù. Secondo me siamo troppo due anime affini <3!

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    1. Zelda was a writer Autore articolo

      e sono stata anche parecchio “schiscia” (“stare schiscia” a Milano significa “andarci piano”)… avrei una tale lista di cose fantozziane da esibire… :DDD!
      ciao Vita Parallela! Buona giornata!!

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