Buongiorno a tutti, miei cari! Buona settimana!
Oggi vorrei parlarvi di un mio mai sedato amore: quello per i paratesti, per tutte quelle tessere di un mosaico meno evidente, capaci di regalare un senso del tempo, di un’opera, di un’espressione sociale.
Dovete sapere che per la mia ormai lontana tesi di laurea mi trovai ad analizzare un fondo di ben 120.000 manifesti cinematografici (qui e qui alcune informazioni sul fondo) e che, in corso di realizzazione, riuscii a scovare un archivio privato che mi regalò scoperte davvero sensazionali.
Adoro lavorare nella polvere, con i reperti di un passato più o meno illustre. Amo desumere, cercare, analizzare tracce, scoprire connessioni e storie. Diciamo che ora potete capire i motivi della pazzia che contraddistingue molte delle mie espressioni…
Fatta questa insopportabile premessa autoreferenziale, oggi vorrei rendervi partecipi di una nuova porzione di vita scritta a mano che ho trovato da poco e che si aggiunge alla mia collezione di cartoline vintage (altri post in merito: qui e qui).
Si tratta di una manciata di parole tra Lidia e Gino, due persone a noi sconosciute che imprimono nella carta l’attesa di rivedersi presto e di vivere finalmente il loro amore una accanto all’altro.
Sei cartoline inviate appena dopo la Seconda Guerra Mondiale, tra Livorno e Brescia. Scritte per lo più da Gino, che si trova a Livorno e che chiede alla sua Lidia di non dimenticarlo, di aspettarlo.
Credo che con un po’ di fortuna, riuscirò a trovare altre “puntate” di questo amore semplice e delicato, per ora vi lascio traccia di quello che ho letto e mi ha fatto commuovere e sorridere, sicura di farvi un piccolissimo regalo pulsante di vita e speranza.
Ho deciso di coprire l’indirizzo dei due innamorati e, sebbene la scelta – con uno scarto di mezzo secolo – possa apparirvi abbastanza inutile, mi sembrava necessario difendere almeno le loro generalità, visto che ci stiamo “permettendo” di analizzare il loro amore. Vi posso dire, però, che Lidia è di Velate, in provincia di Varese, e che Gino le scrive da Livorno da dove, pare, sia temporaneamente impegnato per lavoro.
La cosa parecchio interessante è avere in mano cartoline scritte da un uomo, solo l’ultima, infatti, è inviata da Lidia e questo mi fa sperare che i due alla fine si siano incontrati e abbiano fuso il loro carteggio in un bellissimo abbraccio.
La prosa di Gino è leggiadra e divertita, nonostante si possano desumere le difficoltà storico-sociali del momento, l’uomo demanda a questi rettangoli di carta tutto il suo amore e la voglia di rivedere la sua innamorata, conosciuta in un giorno di pioggia sotto l’ombrellino.Gino cita testi di canzoni di quegli anni (questa, per esempio, o questa), Gino sembra ballare e fremere di attesa e passione. Lo fa con modi che oggi potremmo definire ingenui ma che non smettono di strapparmi veri e propri sorrisi di tenerezza!
Sullo sfondo di questo amore, ecco le gite in bicicletta, gli Americani che lasciano l’Italia, ferite in via di guarigione e la ricerca non facile di un lavoro.
Perché è ancora utile parlare di questi pezzi di noi?
Per una serie infinita di motivi, dai più futili (meravigliosi pure loro!) ai più civili.
Mi viene spesso da pensare che, leggendo la fatica di giorni come quelli (durante o appena dopo la Guerra), lacerati negli affetti che ogni giorno noi diamo per assodati, con il coraggio di continuare a sperare e a credere in un futuro migliore, uniti e tenaci, forse potremmo pensare al nostro attuale momento in modo del tutto diverso. Forse potremmo arrivare addirittura a definirlo “fortunato” e a credere che l’unione, il sentimento di presenza nelle cose di tutti i giorni (dalle più piccole alle grandi) e l’anelito alla costruzione siano ancora le chiavi giuste per procedere.
Forse ingenue, retoriche e terribilmente analogiche. Ma fattuali e decisive.
Che sia una buona settimana per tutti voi,
Camilla
Zelda was a writer
<3
<3
Ehi, grazie, è stato davvero bello.
Grazie a te, Valeria!!!
Buona settimana :)
<3 <3 <3 Pura poesia <3 <3 <3
Mi sono innamorato di questo post e della sua storia.
Ecco, l’ho detto!
Ciao Zelda!
Grazie per questa dose di speranza, inaspettata e di gran valore!
Mi sembra un ottimo modo per iniziare la giornata e la settimana!
Ti scrivo anche per un altro motivo: purtroppo dopo essermi innamorata di Cain e della sua Falena, non sono potuta venire mercoledì scorso.
Con mio immenso dispiacere.
Vorrei sapere quale libro hai scelto per la prossima data da consigliare alle tue “affecionades”..!!
e ovviamente anche quale sia la prossima data!!
Buon inizio settimana!
E grazie per il Wallpaper, mi strappa un sorriso ogni volta che prendo l’Iphone in mano!!
Che meraviglia. .. <3
Cuore romantico incontra post romantico. Nascono gioia, lacrime e intensa commozione interiore.
Un abbraccio Camilla cara.
Un post che capita a fagiolo…
Che commozione per una romanticona come me.
Grazie, come sempre. Francesca
Grazie :-)
<3
pezzi di passato preziosi, da conservare meglio dei gioielli di famiglia. Cose belle.