Siria, Francesca Del Rosso Wondy e BookeaterClub, possibile permettersi anche solo di accostare mondi tanti compositi e necessitanti – ognuno a suo modo – del giusto contesto, delle parole più significanti e, soprattutto nel caso dei primi due, del rispetto più silenzioso e fattivo?
I drammatici fatti di Aleppo sono noti a tutti, la deriva internazionale di empatia e di azione rispetto ad essi non smette di abitarmi la mente in quest’ultima propaggine di 2016, un anno tutt’altro che facile, che ha contribuito a erodere la già flebile riserva di speranza per il nostro futuro di Uomini.
Ogni tanto mi trovo a chiedermi: saremo ancora in grando di restare umani?
Settimana scorsa, la notizia della scomparsa di Francesca Del Rosso Wondy non ha fatto altro che incupire gli animi: ci siamo sentiti più vicini nella perdita ma anche tanto soli, più inermi, terribilmente impreparati alla sventura.
Lei era la forte, sorrideva e ironizzava. Su di lei, anche se inconsapevolmente, ci eravamo appoggiati, nella più granitica certezza che il cancro l’avrebbe sconfitto, che a Wondy non la si faceva.
Poi c’è il Bookeaterclub che da qualche tempo rappresenta l’avamposto di una condivisione felice e disinteressata, tutta legata al mondo dei libri. La discussione di un libro al mese si lega intimamente al nostro bisogno di gruppo e di espressione, è un punto di partenza che educa e ci avvicina. Spesso del libro perdiamo memoria ma ogni volta resta in noi, intatta e crescente, la sensazione di procedere lungo la stessa traiettoria.
Vi sembrerà strano ma è stato proprio il book club e voi, che lo rendete un fatto unico, ad avermi permesso di unire tutto, a fornirmi una chiave di lettura utile e significante.
La Cultura non si pone limiti: non chiede (o non dovrebbe chiedere) passaporti o titoli di studio. La Cultura arriva dove c’è bisogno di impasto, dove la povertà più urgente è quella del sentimento. Ispira azione e partecipazione, ispira empatia e domande. Abbiamo un grandissimo bisogno di erodere certezze paludate, di spingerci nel faticoso cammino del dubbio e della curiosità, di lavorare sulle nostre paure più ataviche.
La Cultura è questo: un muscolo esterno e collettivo, capace di ridare ossigeno alla mente, di permetterci di calzare agevolmente gli stivali delle Sette Leghe, di viaggiare nei destini altrui, cercando sempre di capire.
In un attimo, è stato tutto chiaro: questi tre mondi erano uno solo e parlavano di Vita.
Durante il nostro incontro di dicembre in Rizzoli Galleria, abbiamo organizzato una raccolta di soldi per la Siria.
Abbiamo scelto Medici Senza Frontiere per il suo infaticabile impegno sui fronti più caldi del mondo, quelli che necessitano di un intervento immediato, nelle condizioni più difficili e pericolose, spesso a costo della propria vita.
Abbiamo raccolto una cifra incredibile di denaro. Non la dirò per eleganza ma è INCREDIBILE!
La donazione è stata fatta in memoria di Francesca. Abbiamo pensato che investire soldi sulla difesa della Vita fosse un modo reale di ringraziarla, perché era questo di cui lei ci parlava: dell’insanabile desiderio di restarci attaccata, di riconoscerne la forza dirompente, di raccontarla a tutti.
È successo un piccolo miracolo, ancora stento a crederci!
Ho avuto la possibilità di sapere che i soldi donati a Msf saranno destinati alla Siria. Inoltre, una lettera di ringraziamento raggiungerà la famiglia di Francesca. Simile come quella che abbiamo ricevuto noi e che pubblico qui, per festeggiare tanta bellezza.
L’impegno per il bene di tutti è un circolo vizioso perfetto: una volta respirata l’inebriante ondata d’urto che è in grado di generare non si sarà mai più uguali a prima.
Grazie di cuore a tutti voi,
Camilla
Zelda was a writer
Per sostenere Medici senza Frontiere, cliccate qui.
Grazie Camilla per questa tua determinazione.
Per questa tua missione.
E grazie per questo splendido post con il quale hai saputo tradurre in parole così limpide un necessità urgente che tutti noi abbiamo (più o meno consapevolmente).
Sei un punto di riferimento.
Grazie di cuore!
Grazie Barbara, è il gruppo che mi fa sentire forte: siete voi!
Io da sola sono pochissima cosa!
Un abbraccio stritolante,
Camilla
Come giovedì mentre ci hai fatto questa proposta con parole leggere, ma ferme, così oggi in questo post… mi hai commosso! Grazie per ricordarci che possiamo sempre fare qualcosa, SEMPRE, anche quando ci sentiamo impotenti, anche quando la disperazione ci circonda e la morte ci sembra che metta la parola fine su tutto. No, possiamo restare umani, farci forza su esempi straordinari e combattere perché anche “solo” con la cultura per rendere questo mondo un posto migliore.
Possiamo! Hai ragione, cara Marina!
Un sorriso,
Camilla
Che poi era Martina, ma mi è scappata la t ;-)
Ciao Cami, grazie di nuovo <3
ahahahhahaha! ho sbagliato pure io… molto bene!
Che bello leggere queste notizie che appaiono come miracoli.
Wow…
grazie,
Donatella
Grazie a te, Donatella: per esserti fermata a leggere e per aver avuto voglia di lasciare un commento! <3